29 Ottobre 2025

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La verità, vi spiego, sui bagni pubblici (*)

La verità, vi spiego, sui bagni pubblici (*)

di Simona Pacini

Oh, quante parole, di grazia, furono sprecate in quel mese di maggio del 2025 quando qualcuno, volendosi mostrare (ancor) più bravo di quanto (già) non fosse, andò ad attribuirsi molti meriti che non gli spettavano.

Accadde quando al governo salì il Governo B, che per diventar Governo aveva detto e ridetto che il Governo A niente aveva fatto e che doveva arrivare lui, il B, a sistemar le cose. 

Il popolo, a forza di sentirlo dire e ridire e ridire ci credette davvero. E principiò a dire: meno male che c’è il Governo B che fa le cose. Il Governo A non ha fatto nulla. Nulla di nulla. 

Così il Governo B prese il potere e (quasi) da subito (avevano promesso da subitissimo, ma non stiamo a questionar del nulla) principiò a far cose. Accese luci nelle piazze e cosparse d’acqua le strade. E intanto il coro cantava: ma quante belle cose fa il Governo B!!! Il Governo A non ha mai fatto nulla, il Nulla Cosmico.

Di bagni e di governi ...

Così in poche settimane, il Governo B, fu in grado di metter su tanti progetti. C’era una città, dicevano, ridotta in condizioni pietose dal Governo A. Però, appena seduti su quelle seggiole, a quelli del Governo B sembrò adatta, la città, a partecipare a grandi concorsi di bellezza e cultura. 

In una settimana, un mese, era già tornato tutto a posto. 

Grazie al Governo B, naturalmente. 

E così le settimane passavano, il Governo B faceva tutto, tutte cose mai fatte prima nella città, pulivano strade, raccattavano i sacchetti della spazzatura, coprivano le buche nelle strade. Così che tutti (insomma, non proprio tutti) lo osannavano. E mentre celebravano il Governo B tutti dicevano: meno male che è cambiato, il Governo A non faceva nulla. Nulla di nulla. Il Nulla Cosmico.

Si arrivò nel maggio del 2025, tre anni prima della Grande Consacrazione Capitalizia, e il Governo B cominciò a dire. «Abbiamo fatto partire i lavori per i bagni pubblici di piazza Arnolfo. Costeranno un milione di euro e grazie al capo del Governo B li abbiamo già ottenuti».

Qui però il discorso si fa serio e devo smettere di scherzare.

...e di Società della Salute

Mi preme solo ricordare che qualcuno ha detto che nel 2019 quello dei bagni pubblici era un progetto suo e del suo partito e che finalmente nel 2025 si realizza. Con i soldi in mano.

E nel mezzo? Nel mezzo, naturalmente c’è stato il Governo A (2019-2024) quello del Nulla Cosmico.

Peccato che nel 2022 la Società della Salute dell’Alta Valdelsa, consorzio pubblico volontario che comprende tutti i Comuni della Zona sociosanitaria Alta Val d'Elsa e l’Azienda Usl Toscana sud est, decida di presentare alcuni progetti per realizzare in zona delle strutture finalizzate al sociale.

A San Gimignano verrà indirizzato un progetto di edilizia popolare, Poggibonsi si tirerà fuori per una serie di complicazioni legate alla struttura individuata, qualcosa verrà fatto anche a Radicondoli. Per Colle Val d’Elsa, SdS (ovvero la Società della Salute) indica la realizzazione di una stazione di posta con servizi di varia natura dedicati alla fetta più fragile della popolazione

L’immobile da utilizzare, di proprietà comunale, sarebbe l’intero palazzo dei bagni pubblici vicino a piazza Arnolfo, situato, nemmeno a farlo apposta, in via dei Bagni.

Siamo nel 2022, in pieno Governo A, quello del Nulla. 

L’interlocutore per il Comune, in quell’epoca, si chiama Alessandro Donati ed è il sindaco della città. 

Donati prende con sé qualche tecnico comunale, va a fare un sopralluogo e intuisce che, se il palazzo è ok per il progetto sociale, almeno i bagni pubblici è bene che rimangano alla città.

Un milione di euro dal Pnrr

E così fu.  

Cioè successe che Donati, senza suonar di trombe né schiamazzi, garantì alla Città di Colle Val d’Elsa i bagni pubblici in Piano, coniugando l’esigenza di Società della Salute e Fondazione Territori Sociali, con quella del Comune.

Al progetto della SdS fu destinato un finanziamento di un milione di euro dai fondi Pnrr del ministero della Salute. Era sempre il 2022. 

Grazie all’accordo stretto con il Comune di Colle durante il Governo A, accadrà questo: la parte superiore dell’immobile, dove un tempo c’erano le vasche da bagno, ospiterà spazi attrezzati destinati alla custodia di beni, al ritiro della posta e ad altri servizi per persone con difficoltà e fragilità, sia economiche che sociali. Al piano terra saranno recuperati e resi funzionali i bagni pubblici, aperti a tutti. 

Il progetto, oltre all’esecuzione dei lavori (che prevedono ristrutturazione e adeguamento alle norme antisismiche), comprende anche la gestione per i primi anni da parte della Società della Salute.

*Il titolo di questo articolo è ispirato al libro e al blog di Enrica Tesio “La verità, vi spiego, sull’amore”, dal quale nel 2017 il regista Max Croci ricavò l’omonimo film

Carta Vetrata è un rubrica curata da Simona Pacini

 

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